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sabato 4 agosto 2018

ZONE ECONOMICHE SPECIALI: MOTTOLA (NON) C'È.


Il 23 aprile scorso, il Meetup 5 Stelle di Mottola lanciava proclami, pubblicando un articolo il cui titolo a caratteri cubitali recitava: “ZONE ECONOMICHE SPECIALI: MOTTOLA C’E’!”, aggiungendo che l’amministrazione comunale nei mesi precedenti “si è fatta trovare pronta e, grazie al supporto dell’ufficio tecnico, ha opportunamente individuato e delimitato come area da candidare al regime della ZES tarantina la zona industriale di Mottola”. 


Ebbene, oggi terminata la fase di istruttoria in Regione, le ZES vengono istituite ufficialmente tramite decreto e si scopre che MOTTOLA NON C’E’! 
Le ZES, lo voglio ricordare, previste dal D.L. 91/2017, sono aree geografiche circoscritte, luoghi dove le imprese possono investire con condizioni fiscali vantaggiose, ed è uno strumento in grado di rappresentare un acceleratore per lo sviluppo della nostra città. Un quadro normativo avente lo scopo di rilanciare il ruolo delle aree interconnesse con i porti in un piano di logistica integrata e in collegamento con le principali reti europee dei trasporti, ma soprattutto in grado di favorire la creazione di condizioni favorevoli in termini economici, finanziari ed amministrativi  e quindi occupazionali. 
Mi chiedo perché realtà come Mottola che logisticamente presenta uno snodo cruciale antistante l’imbocco autostradale della A14 e a pochi passi dalla SS 100 ma soprattutto rientrava a pieno titolo nella  classificazione delle aree candidabili come “zona A1” cioè immediatamente utilizzabile poichè già dotata di viabilità, infrastrutture e servizi, non sia rientrata e soprattutto, quali contromisure ha preso l’amministrazione che in classico stile M5S, utilizza i soliti sistemi di “distrazione di massa” propinando continui comunicati attraverso i social sulla manutenzione dell’arredo urbano, peraltro merito delle associazioni di volontariato, guardandosene bene dall’informare invece i cittadini sull’ennesimo fallimento dell’amministrazione. Non si capisce perché siano stati inseriti nella lista Comuni come dell’entroterra barese Altamura (BA). Non è una battaglia di campanile, vorremmo affrontare la vicenda secondo parametri oggettivi. A Mottola abbiamo aziende che realizzano importanti volumi di export nel settore del tessile, del legno-arredo e della meccanica.
L'estromissione di Mottola dalla ZES si configurerebbe come scelta illogica e incomprensibile, che non potrebbe non incontrare la netta e ferma contrarietà dell'amministrazione comunale e del mondo imprenditoriale locale.
Il Comune di Mottola è da tempo sede di una Zona Industriale che, tra l'altro, a differenza di altre, rappresenta un unico nucleo ben compatto, dotato di tutte le urbanizzazioni primarie e quindi in condizioni logistiche favorevoli per nuovi e diversificati insediamenti produttivi.
La richiesta è quella di poter ricevere dal primo cittadino, chiarimenti in ordine alla mancata approvazione della candidatura e, in particolare, se da buon padre di famiglia si sia attivato per le controdeduzioni del caso.
Ma le recriminazioni servono a poco. Le parole di rassegnazione le abbiamo sentite dal sindaco lo scorso mese, quando attraverso il comunicato del primo anno di mandato si è reso conto della discrepanza tra il fantastico mondo dell’antipolitica e i problemi pratici, reali, concreti di una comunità. Ora ci auguriamo che la sollecitazione del sindaco della meritocrazia e della trasparenza, porti ad una immediata azione nei confronti degli organi deputati.
Il gruppo “UNITI PER MOTTOLA” ritiene che una delle attività principali che qualifica l’azione di governo di un’amministrazione è la capacità di acquisizione di finanziamenti finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche e la conseguente capacità di corretto e tempestivo utilizzo. Il caso in questione rappresenta l’ennesimo fallimento politico di una idea di pianificazione e sviluppo territoriale ed economico di lunga veduta,  considerato che al momento l’impressione è che risultano fissati come temi principali solo obiettivi legati alla quotidianità.
Per il resto, considerato il continuo confronto con gli amministratori precedenti e che l’azione amministrativa si regge ancora oggi grazie ai progetti avviati dalla amministrazione PINTO, mi viene in mente una celebra frase di Bernardo di Chartres: “siete come nani sulle spalle di giganti”, non perché potete vedere più cose di loro e più lontane, ma perchè siete sollevati e portati in alto dalla loro statura. 

                                    “UNITI PER MOTTOLA”
                                     arch. Cosimo DE PACE