RISERVA IL TUO SPAZIO PUBBLICITARIO SU QUESTO SITO. PER INFORMAZIONI CONTATTA LA REDAZIONE: vivimottola@gmail.com

martedì 24 settembre 2013

IL SALUTO DI MONS FRAGNELLI.


Nell’Anno della Fede abbiamo ricevuto molte sorprese. La più grande è stata l’elezione di papa Francesco.

Considero anche questa nomina di un pugliese a Vescovo di Trapani come sorpresa dell’Anno della Fede: <Davanti a te, Signore, sono i pensieri del mio cuore> (Salmo 18). Mi consegno totalmente alla volontà del Signore ed esprimo la mia viva gratitudine a papa Francesco, che ha voluto coinvolgermi nel suo progetto globale di rinnovamento della Chiesa con un’attenzione specifica verso le Chiese particolari dell’Italia.
Dico il mio grazie commosso alla Diocesi di Castellaneta, che mi ha amato molto più di quanto potessi desiderare e tanto meno meritare. Dico la mia convinta richiesta di perdono per le volte in cui non sono stato all’altezza delle attese dei fedeli, dei religiosi e dei sacerdoti, dei cittadini e degli immigrati. Soprattutto se ho fatto soffrire qualcuno. Ho cercato di dare cuore, testa e mani per l’opera che il Signore mi aveva affidato: in dono ho ricevuto non solo il rispetto e la collaborazione come Vescovo, ma anche l’aiuto di veri fratelli che hanno cercato con me come diventare autenticamente cristiani nel nostro territorio. Saluto e ringrazio tutte le autorità civili, militari e accademiche dei sette comuni della Diocesi. Saluto e ringrazio le Autorità provinciali e regionali.
Rivolgo un pensiero grato e fraterno ai Vescovi di Puglia: da loro ho imparato tanto in questi anni. Porto con me la gioia della comunione che abbiamo condiviso. Per l’Arcidiocesi di Taranto e la Diocesi di Oria, a cui sono legato nella medesima Metropolia, dico il mio speciale grazie: a Mons. Santoro e a Mons. Pisanello chiedo un aiuto particolare nella preghiera.
In questo momento penso alle opere non completate e alle tante situazioni di fragilità, che metto fiducioso nelle mani di Dio, Padre Provvidente. Soprattutto penso alle mamme e ai papà, preoccupati per il futuro lavorativo e morale dei figli. A loro, con papa Francesco, rivolgo il mio invito: “Non lasciatevi rubare la speranza”. Avrei voluto essere più efficiente nell’aiutarvi a risolvere i vari problemi; spero di essere riuscito, almeno in parte, a rafforzare la vostra speranza umana e cristiana. Avanti con fiducia, nella forza dello Spirito Santo.
Un pensiero speciale ai miei familiari e a tutti gli amici e le amiche, che mi hanno accompagnato e mi accompagnano con la loro fedeltà, la loro comprensione e preghiera. L’opera che il Padre ha iniziato in noi non viene demolita da questo trasferimento; anzi, misteriosamente e realmente, viene rafforzata. Avanza in un modo che in seguito capiremo sempre meglio. Fidiamoci del Signore e del suo Spirito. Fidiamoci di Maria, Madre della Fiducia.
E a te, cara diocesi di Trapani, cosa posso dire? Ti ho scritto un saluto in cui ti ho aperto il cuore. Sono certo che non solo ci comprenderemo, ma anche ci aiuteremo nel perseguire la giustizia e la pace, la gioia e la santità. Mando un saluto particolare a tutti i confratelli Vescovi della Metropolia e della Regione, chiedendo loro di accogliermi così come sono.
Oggi consegno un fiore profumato a Maria, Madonna della Luce, che qui veneriamo nell’antica chiesa dell’Assunta. Le ricorderà tutti i figli della Sicilia, specie quelli della mia nuova diocesi: quelli che sono nell’isola e quelli che ne sono usciti per salute o studio, lavoro o vocazioni speciali. Da Maria attendiamo il profumo della zagara come anticipo del “profumo incancellabile di Cristo”.

+ Pietro Maria Fragnelli