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venerdì 14 marzo 2014

COMUNICATO DEGLI ASSESSORI USCENTI ANTONIO GRECO E MINA PANARO - SEL.

E' QUESTA LA MOTTOLA MIGLIORE?

GRAZIE A CHI HA CREDUTO IN NOI!
21 Giugno 2013 – 11 Marzo 2014. 

Inizia e finisce un cammino durato appena otto mesi.
Antonio Greco, già segretario del partito, e Mina Panaro, iscritta e candidata nelle liste di Sel alle ultime elezioni amministrative, assessori, il primo, alle politiche sociali; l’altra, alla cultura e pubblica istruzione.
In buona fede, con entusiasmo e credendo nel proprio impegno, nella veridicità della carica loro conferita e in una politica diversa, fatta di progetti realizzati fianco a fianco con le persone, mettendoci la faccia, trascurando ciascuno il proprio lavoro, con spirito di abnegazione e fiducia nella possibilità del cambiamento, è stato come percorrere le strade di un sogno.
Ci è stato detto che la politica, non è questa! Che la politica è cinismo, calcolo, numeri. In questo breve ma intenso percorso, abbiamo dimostrato che, per noi, la politica è altro.
Chi parla di connessione sentimentale con il popolo, richiamando il nobile pensiero di Antonio Gramsci, ha mostrato con freddezza e vero cinismo, l’altra faccia della medaglia. La connessione sentimentale, che in questi otto mesi, davvero si era instaurata con tutte le persone che ci hanno seguito e hanno apprezzato i nostri sforzi, è stata bruscamente interrotta, per uno scambio di pedine sulla scacchiera. Questo, per loro, vuol dire rilancio dell’amministrazione: uno scambio di poltrone. La pubblicità di un noto detersivo: due fustini al posto di uno. Il protagonista di quello spot, rifiutava lo scambio. Qui, no! Lo scambio è stato accettato, eccome! Il tutto, senza guardare in faccia a nessuno e usando persone come oggetti, utilizzati come vuoti a perdere, fino a quando è stato opportuno ciò per raggiungere propri personali obiettivi. Fino all’ultimo momento, l’assessore Panaro ha ricevuto inviti insistenti a continuare nella propria intensa attività come se nulla dovesse accadere, assicurata che la programmazione già in atto, sarebbe stata portata a termine senza brusche interruzioni. Una volta portata a termine e deliberata la programmazione culturale relativa al mese di Marzo, la giunta viene immediatamente convocata e azzerata. Noi siamo grati e felici di questa esperienza, comunque, perché ci ha portati a diretto contatto con le persone, ascoltando i loro pensieri, bisogni, aspirazioni. La politica dev’essere fatta di emozioni e di azioni, di idee e di fatti, di parole e di risultati. Rifiutiamo i giochi a tavolino, la disumanizzazione dei rapporti interpersonali, la mancanza di rispetto e l’assoluta irrilevanza dell’operato di chi si impegna fortemente, in prima persona e credendo, lo ribadiamo, in una politica diversa. Otto mesi, lasciati soli, senza alcun supporto da parte di un partito assente e, anzi, sul piede di guerra, proprio contro i propri assessori, rei di voler dimostrare che il cambiamento era possibile. Ogni iniziativa ignorata, sminuita, boicottata fino all’atto finale. Il Conte Ugolino che divora i propri figli. Un mito che rivive in questi giorni, a Mottola! La ciliegina sulla torta: quota rosa. Si è parlato di questo aspetto con la volgarità, la superficialità e il maschilismo becero, che solo nelle peggiori bettole malfamate si può appena immaginare: “La donna, ce l’ho io!” “Oh, la femmina, chi la mette?”. Un’offesa alle donne, considerate alla stregua di burattini da reclutare così alla meglio, tra chi fosse più disponibile. Come il gioco a carte, dove si tira giù il cavallo, il re o la femmina….. VERGOGNA!!!! Siamo fieri di essere stati sputati fuori dalle viscere di un mostro che non accetta purezza di spirito, nobiltà di intenti, confronto civile e leale, vicinanza con le persone. Non ci interessano i giochi di palazzo e la “politica” fatta a tavolino da strateghi, o meglio, da impiegati e, in alcuni casi, disoccupati della politica, che, senza alcuno scrupolo, giocano alle spalle delle persone decidendone le sorti, secondo quello che più a loro conviene, calpestando sentimenti e dignità! 
Detto questo, GRAZIE a tutte le persone che hanno creduto nella nostra onestà intellettuale, nel nostro impegno disinteressato e nella nostra buona volontà!


Antonio Greco Mina Panaro