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giovedì 27 novembre 2014

PALAGIANELLO: DOMANI, GRAZIA TAGLIENTE PRESENTA LA SILLOGE DI POESIE "LACRIME DI CIELO".

 

PALAGIANELLO (TA): "Gelosamente serberò il bagliore/degl'iridi tuoi, fissi nei miei/-come stelle che rischiarano/le gelide tenebre della notte -/mentre chiedono fiato e rifugio". E' dedicata al marito Liviano, scomparso nel 2005, dopo una lunga malattia, la silloge di poesie che Grazia Tagliente, nativa di Palagianello, ma da 41 anni a Milano, ha voluto pubblicare.

Sarà presentato, domani, venerdì 28 novembre, alle ore 18,30, presso il Castello Stella Caracciolo, alla presenza del sindaco Michele Labalestra, del vicesindaco Maria Rosaria Borracci, che ha fortemente sponsorizzato l'iniziativa e dell'editore. Non mancheranno intermezzi musicali, a cura del M° Rocco Cetera al clarinetto e del figlio Francesco alla marimba.
Emblematico, profondo, eloquente di emotività, il titolo della raccolta di poesie: "Lacrime di cielo", lo stesso dato ad uno dei suoi "canti del cuore". Finita di stampare ad ottobre scorso e pubblicata nella Collana Irda, la silloge raccoglie poesie che l'autrice ha cominciato a scrivere dal 2009, mossa da quel grande vuoto, quella desolante solitudine, che le ha lasciato la scomparsa prematura del marito, ‹‹che ho amato moltissimo - ci dice››.
Ed è proprio quest'amore per Liviano, ricordato persino in copertina, in una foto scattata alle Maldive alla fine del 1985, a rappresentare il vero filo conduttore di tutti i componimenti poetici di Grazia. Lei affida alla penna i suoi sfoghi, la sua rabbia di solitudine, il bisogno di ritrovarsi e di ritrovare quel terreno, che, ormai, sembra franare sotto i suoi piedi. La poesia, in un lungo e travagliato viaggio interiore, diventa, così, approdo dell'anima, che grida il proprio dolore sconsolato e ritrova la forza per ricominciare. "Bisogna andare indietro, per andare avanti" - scrive Maria Rita Massetti nella Postfazione della silloge. La poesia, per Grazia Tagliente, diventa un inno all'amore umano, vissuto con intensità, ma anche nuovo anelito alla vita. Così, nei figli Luca e Martina ritrova la propria ragione di vita.

Finalista in diversi concorsi di poesia, Grazia Tagliente è autrice, in collaborazione con il poeta palermitano Emanuele Marcuccio, di un dittico poetico, in pubblicazione in Dipthycha2 edizione TraccePerLaMeta, con un commento critico di Luciano Domenighini. E' risultata 1° classificata al secondo evento letterario "Scriviamo…" Città di Alatri e 2° classificata al premio nazionale di poesia e narrativa "Comune di Genazzano Città d'Arte".