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giovedì 22 ottobre 2015

COMUNICATO STAMPA MEETUP 5STELLE MOTTOLA SULL'ENNESIMO FINANZIAMENTO PERSO.

CHI TARDI ARRIVA MALE ALLOGGIA

In un periodo come questo, caratterizzato sempre di più da un corposo taglio dei trasferimenti agli enti locali da parte del governo centrale, l'unico modo per accaparrarsi risorse da investire per il bene della comunità è rappresentato da un certosino monitoraggio dei bandi pubblici, regionali e non, ai quali partecipare con celerità e presentando progetti validi per ottenere finanziamenti.

Lo scorso 20 agosto la Regione Puglia aveva approvato un avviso pubblico per il finanziamento di interventi di recupero, restauro e valorizzazione dei beni culturali mobili e immobili di interesse artistico e storico di proprietà degli enti pubblici locali ovvero Comuni e Province. Tale bando garantiva una copertura totale delle spese da sostenere per l'esecuzione dei lavori, degli impianti e delle forniture e prevedeva la possibilità di presentare le istanze tra il primo e il 15 settembre, specificando all'art. 8 che il criterio di esame delle domande era costituito dall'ordine cronologico di presentazione delle stesse.
Il Comune di Mottola aveva comunicato con toni trionfalistici di aver inoltrato richiesta il 14 settembre, UN GIORNO PRIMA DELLA SCADENZA DEI TERMINI E 14 GIORNI DOPO L'APERTURA DEL BANDO, presentando un progetto per la ristrutturazione e la sistemazione dei locali della Torre dell'Orologio, sita in Piazza Plebiscito, per un importo complessivo di circa 700 mila euro.
Di fatto decretava ab initio la propria esclusione dal finanziamento proprio in virtù del criterio richiamato dell'ordine cronologico di presentazione dei progetti che lo relegava tra gli ultimi posti della graduatoria. Ed infatti lunedì 19 ottobre la Regione Puglia ha pubblicato l'elenco dei comuni ammessi ad ottenere le risorse per finanziare gli interventi in questione. E' pleonastico dire che Mottola non risulta in tale lista!
Se è vero che con i tempi che corrono è difficile gestire la cosa pubblica per mancanza di fondi e di risorse, è oltremodo vero che l'incapacità e la sonnolenza amministrativa che si registra da tre anni sulla nostra collina, da parte di chi si era proposto come il "nuovo" che avrebbe dovuto dare un cambio di rotta, non possono non destare preoccupazione, irritazione e scoramento.