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giovedì 13 ottobre 2016

BASTA MORTI SUL LAVORO: COMUNICATO CGIL MOTTOLA.


In questi giorni la nostra comunità paga un prezzo altissimo per le morti sul lavoro. Dopo i casi delle settimane scorse a Piacenza, all’Ilva di Taranto e all’Atac azienda ti trasporto romana, si aggiungono i nostri concittadini

Natale Chiarelli di 29 anni dipendente della società ”Officine Jolly” di Statte che opera come azienda appaltatrice di manutenzione motori presso l’Arsenale della Marina Militare di Taranto, deceduto mentre operava nella sala motori del sommergibile”Gazzana” e l’agricoltore Francesco Montemurro 62enne deceduto a causa di un infortunio con la motozzappa.
Dall’inizio dell’anno sono oltre 500 i morti sul lavoro. E’ un dato inaccettabile che rappresenta una situazione sempre più drammatica. Spetta alla magistratura e agli organi preposti per la tutela e la sicurezza sul lavoro accertare le cause che hanno provocato questi decessi.
Queste morti non sono mai la conseguenza della fatalità ma sempre della mancanza di rispetto delle imprese per le procedure e le regole di sicurezza e, in generale della inadeguatezza dei sistemi di prevenzione tali da garantire la sicurezza dei lavoratori.
Questa amara realtà e la conseguenza di un clima di comportamenti che valutano la vita e il lavoro e le condizioni in cui si svolge come variabili dipendenti dagli interessi dell’impresa e del profitto.
I subappalti e la precarietà lavorativa peggiorano le condizioni di lavoro e aumentano le pressioni sui singoli lavoratori, che pur di mantenersi il lavoro sono costretti a lavorare a qualsiasi condizione in materia di orari, salario e sicurezza sul lavoro.
La Cgil di Mottola è vicina ai parenti delle vittime, esprime le proprie condoglianze e ribadisce il proprio impegno ai vari livelli sociali e istituzionali al fine di garantire un lavoro sicuro e con diritti, dichiara la propria contrarietà a qualsiasi intervento legislativo o contrattuale, che peggiori le norme sulla sicurezza.
Invita tutte le forze sociali e istituzionali ad intervenire nelle sedi opportune al fine si sensibilizzare tutti i soggetti interessati a fare formazione e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il diritto alla vita di un lavoratore è un bene assoluto che nessuno può cancellare.

Il Coordinatore CGIL Mottola

Giuseppe Quero