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mercoledì 23 novembre 2016

MOTTOLA, PER QUESTO NATALE, NESSUN PERCORSO DEI PRESEPI NEL CENTRO STORICO.



MOTTOLA: Quest’anno, niente presepi, niente luminarie e filodiffusione sonora nel centro storico “Schiavonia”. Tutta colpa del “Mottolese, che è il peggior nemico di Mottola”. Dura l’accusa lanciata dall’associazione "Nativity".

La stessa, che, dal 2013, si è sempre resa promotrice, in occasione delle festività natalizie, di diverse iniziative: dalle pastorali e pettole, per aspettare Santa Cecilia al Percorso dei Presepi, che, con luminarie e scenografie ad effetto, trasformavano il centro storico in una vera e propria Betlemme.


"Camminiamo verso Betlemme": era questo il titolo assegnato al Percorso dei Presepi. L’iniziativa aveva raggiunto un buon risultato: una collaborazione con l’associazione "Vivere Betlemme" di Statte, che, per l’occasione, metteva in esposizione alcune delle sue opere migliori; il coinvolgimento di una quindicina di cultori dell’arte presepistica; un apprezzabile numero di visitatori, cresciuto negli anni, con evidente ricaduta economica sul territorio e promozione dello stesso. Quella del 2016, sarebbe stata la quarta edizione. Peccato, però, che non ci sarà.


Intanto, la responsabilità è dovuta alla scarsa disponibilità dei locali, messi a disposizione dai cittadini del centro storico: solo alcuni, mantenendo fede alla parola data, ne hanno garantito la disponibilità. Così, a fronte dei quindici locali circa degli anni passati, l’associazione se n’è ritrovata solo cinque. Troppo pochi per organizzare un Percorso dei Presepi. Di qui, la polemica: “E, poi, qualcuno si lamenta di avere un centro storico morto. La colpa è unicamente dei Mottolesi”.
Ma l’accusa maggiore dall’associazione “Nativity” viene rivolta all’Amministrazione Comunale. “All’assessore alla Cultura Annamaria Notaristefano abbiamo spiegato – precisa “Nativity” - che l‘esiguo numero di locali ci impediva di organizzare un vero e proprio percorso dei presepi e che, tuttavia, eravamo disposti ad impegnarci per orientare i nostri sforzi verso un’iniziativa alternativa, da realizzare durante il Natale, sempre nel centro storico, a patto, però, che l’Amministrazione ci garantisse un contributo appropriato e servizi logistici ”.
Nell’ambito della stessa iniziativa, avrebbero, comunque, trovato posto quei pochi presepi che sarebbe stato possibile allestire nei locali disponibili. Ed, invece, “l’Amministrazione è rimasta sorda al nostro appello – chiosa “Nativity” – contribuendo a mettere la parola “fine” ad una tradizione ormai radicata. A nostra disposizione, una somma ridicola, a fronte di contributi onerosi garantiti negli anni e dei circa 5mila euro di spese preventivati, a cui, in passato, abbiamo fatto fronte anche noi soci, di tasca nostra, a volte con l’ausilio di qualche privato”.
L’attacco di “Nativity” non risparmia neanche la Consulta delle Associazioni, presieduta da Nino Conserva: “Non dovrebbe, forse, dare voce alle associazioni e fare i loro interessi, piuttosto che decidere, senza alcun criterio, a chi spettano o non spettano servizi comunali?”. E’ vero che, per una dimenticanza, “Nativity”, per il 2016, non ha presentato la domanda di iscrizione all’albo comunale delle associazioni. “Ma, in deroga al regolamento, a fronte di una tradizione condivisa ed apprezzata dalla comunità, e non solo da quella locale, una soluzione alternativa si sarebbe potuta trovare”.

Ed, invece, Mottola, per quest’anno, ha detto “no” ai presepi, mentre, paradossalmente due presepisti locali sono stati contattati per esporre a Castellaneta e all’Auchan di Casamassima.