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giovedì 30 aprile 2015

DURANTE I LAVORI SCOPERTA UNA GROTTA SULLA STRADA STATALE 100.


Una grotta sulla strada statale 100 tra Gioia e Mottola all’altezza del distributore di benzina Agip in direzione Taranto.

E’ quanto apparso alla vista degli operai impegnati durante i lavori di allargamento del tratto della strada statale 100 a qualche chilometro da Gioia del Colle.
Il ritrovamento è di circa un anno e mezzo fa e la notizia è rimasta quasi nascosta ma non certo per particolari motivi di segretezza.
Le fotografie del ritrovamento hanno iniziato a circolare su Facebook qualche giorno fa e ci siamo messi subito alla ricerca della verità.
L’Anas pugliese ha mostrato da subito molta disponibilità e attenzione al ritrovamento – ci racconta Vincenzo Martimucci, Presidente della Federazione Speleologica Pugliese – tanto da modificare il progetto della strada per la tutela della grotta”.
Si tratta di una grotta con una profondità di circa otto metri e un diametro di quindici metri - dichiara Mirko Mangini a Gioia News - e appare come un grande cavernone con un piccolo ramo laterale”. Mirko fa parte del Gruppo Ricerche Carsiche di Putignano ed è il primo speleologo che si è introdotto nella grotta quando è stata scoperta.
Le prime operazioni hanno visto la partecipazione del gruppo di Putignano, del Gruppo Grotte di Grottaglie e del Gruppo ‘Ndronico di Lecce.
Quando abbiamo mostrato le fotografie al geologo gioiese Raffaele Sassone ci ha esternato tutta la sua soddisfazione: “è una bella grotta, e l’altezza di stalattiti e stalagmiti, almeno dalle foto, testimonia un’età molto avanzata della stessa. Si tenga presente che ogni millimetro di stalattite o stalagmite testimonia circa quaranta anni di vita della grotta. Quindi parliamo di una grotta con più di centomila anni”.
All’interno della grotta non sono state trovate particolari forme animali, in quanto era totalmente chiusa dall’esterno, ad eccezione dei classici insetti ritrovabili normalmente in grotta.
Non è una grande scoperta dal punto di vista naturalistico in quanto anche questa è una delle innumerevoli grotte carsiche del nostro territorio. Tuttavia è apparsa particolarmente affascinante a chi ha avuto la fortuna di vederla.
Le grotte si creano con l’azione dell’acqua piovana che si infiltra nelle rocce erodendole e dissolvendo il carbonato di calcio. La formazione di stalattiti e stalagmiti e delle relative colonne che si creano quando vanno a incontrarsi, è l’effetto del deposito chimico dello stesso carbonato di calcio che l’acqua ha precedentemente dissolto.
Al momento la grotta è stata accatastata come da normativa vigente, ma non è dato sapere in che modo potrà essere valorizzata in futuro.


Fonte: www.gioianews.it